Vorrei non dovermi muovere costantemente in avanti

Sono di nuovo sull'orlo di un cambiamento di vita drastico - cambio di casa, città, nazione, lavoro, colleghi, amici (?).

Ho la mente ottenebrata, probabilmente dalla mancanza di sonno che credo caratterizzerà il resto della mia esistenza.
Parlo con i miei amici e ho la sensazione che siano quasi imbarazzati a farlo.

Mi guardo indietro con occhi annebbiati, guardo avanti con occhi annebbiati e mi chiedo dove stia andando la mia vita, senza radici, senza la persona con cui vorrei passare il resto dei miei giorni, perdendomi tutto ciò che sta succedendo alle persone che una volta mi erano care e a cui io ero cara.

Mi chiedo dove stia andando la mia vita.

E' giusto vivere per il lavoro, come sto facendo io? seguirlo ovunque porti? certo, con l'università che ho fatto non poteva essere altrimenti, ma il gioco valeva la candela? e che senso avrebbe, ormai, tentare di tornare indietro quando nel posto in cui sono cresciuta il ricordo della mia faccia o della mia intera esistenza sta lentamente sbiadendosi?

E di tutte queste cose con chi ne posso parlare? con nessuno, questa ormai è la verità. I miei si intristiscono e si preoccupano nel sentirmi dire tutto questo, gli amici sono troppo lontani e comunque non sono mai riuscita a fare abbastanza per loro. Lui è lontano, il mio fratellino di mente è lontano ed è assieme a lui.

Mi chiedo dove stia andando la mia vita.
Forse preferisco non saperlo.

Ho capito una cosa di me.
Il mio atteggiamento nel combattere quando una persona fa qualcosa che io reputo sbagliato è quello di agistarmi, strillare, fare il diavolo a quattro, e poi di sentire una sorta di sgomento interiore o di malessere quando la persona in questione mi da retta/è forzata a darmi retta.

Perchè?

credo sia da ricondursi a mio padre.
Da quando ero piccola ho sempre protestato vivamente contro certe attitudini di mio padre. Il fumo, per esempio, ma anche tante altre ragionevolmente discutibili.
Mi ha dato ascolto una singola volta. Una. E non nel senso "mi ha dato ascolto su una cosa che poi ha influenzato molte situazioni a venire". No: mi ha dato ascolto in un singolo episodio! che, per l'inciso, era il seguente: quando ero bambina ero molto credente. Ero davvero preoccupata per la salute spirituale dei miei che non andavano mai a messa. Mio padre, in particolare, non andava a messa neanche a Natale (ora non ci vado più nemmeno io, e nemmeno a Natale). Bene, nell'anno domini nonmiricordo, dopo una lunga discussione che mi aveva vista andare via scornata da casa per dirigermi in chiesa, me lo vedo arrivare a messa iniziata. ah, la felicità!

ecco, basta. Quello è stato l'unico episodio che mi ricordi per bene. forse ci sono state altre messe? possibile. Bene, forse per le messe ogni tanto vincevo.
per il resto niente. per i vari fumo1 fumo2 (per non dire le altre cose) fumo3 etc. niente.

secondo me è per questo che ora, quando la gente a volte mi ascolta, mi sento come se mi avessero dato troppa importanza. Thanks dad.

Edited by Cathy - 1/3/2015, 18:06

Diamo troppa importanza a quello che ci piace.

Mi sento come se solo il mio ragazzo, uno dei miei ultimi amici e i Green Day mi potessero capire.





Do you have the time
To listen to me whine
About nothing and everything
All at once
I am one of those
Melodramatic fools
Neurotic to the bone
No doubt about it

Sometimes I give myself the creeps
Sometimes my mind plays tricks on me
It all keeps adding up
I think I'm cracking up
Am I just paranoid?
Am I just stoned?

I went to a shrink
To analyze my dreams
She says it's lack of sex
That's bringing me down
I went to a whore
He said my life's a bore
So quit my whining cause
It's bringing her down

Sometimes I give myself the creeps
Sometimes my mind plays tricks on me
It all keeps adding up
I think I'm cracking up
Am I just paranoid?
Uh, yuh, yuh, ya

Grasping to control
So I better hold on

Sometimes I give myself the creeps
Sometimes my mind plays tricks on me
It all keeps adding up
I think I'm cracking up
Am I just paranoid?
Am I just stoned?

Green Day - Basket Case

Edited by Cathy - 25/12/2014, 11:48

Morte della fede.
In che cosa?

In tante cose.

In principio avevo tanti amici.
Molti. Troppi. La maggior parte dei quali rimanevano tra i miei interlocutori perchè non avevo la forza di scrollarmeli di dosso.

Poi sono partita. E questo mi ha aiutata a vederci più chiaramente.
Non potevo tenere i contatti con tutti. Dovevo lasciarne qualcuno indietro.

E così ho selezionato le persone. Come nella canzoncina dell' Halli Galli.
Quindi inizialmente sono rimasti in, boh, otto?
Poi ho capito che boh, uno non ci teneva abbastanza a me?
E poi un altro? O che io non tenevo abbastanza a loro?

Via, alla fine sono rimasti in sei. Sei persone con cui cercare di tenere alti i contatti, che sai che ci saranno sempre quando avrai bisogno. Perchè sono i tuoi amici storici, come fratelli.

Vero? No?
... vero?

Inizio a capire cosa significhi "lavorare per non pensare"

Ipocriti.

Succhianotizie, portinai, psstpsstpsstpsst.

Falsi, divulgatori di notizie incomplete, volutamente ingannevoli.

psstpsstpsstpsst.

gay? uuuh... no, contro la società.

bisessuali? aagh... no... no, no, abominio, abominio. Oddio, bisessuale?

perbenismo interessato, dignità fatta di vuoto, ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto.

etica morta. Socialità a pezzi.

Tu, tu che dovresti essere il nostro rappresentante, il rappresentante di noi lavoratori, non sei altro che un egoista bizzoso, un bugiardo che sparge zizzania per divertimento, che non vieni incontro alla gente, non ascolti.


Amiche? amiche? dove siete?

Capi? capi di istituto? capi di gruppi? capi? leaders? dove siete?

Ah, eccovi... oh, no. no, no, questo non può essere vero, non siete voi. Non potete essere voi. Così piccoli, gretti, meschini. Così poco interessati al singolo. Così ciechi, moralmente ed eticamente imberbi.

tornate a casa nani, levatevi da davanti.

Dove sono i giganti?

Amen.

Premettendo che ho solo visto 10 secondi del trailer, ho scoperto che la Disney ha prodotto un film su Cenerentola.
Solo 10 secondi del trailer, poi l'ho dovuto chiudere in preda al nervosismo.

Ecco un altro film in cui si spingono gli spettatori a rafforzare l'adamantina connessione "bello=buono", "brutto=cattivo"

O prendiamo "Brave", per esempio.
Un altro film (d'animazione, questa volta) in cui la protagonista è una gggggiovane principessa ribbbbbelle (oh WOW, muoio di originalità, niente di già visto e rivisto, eh?) bellissima e che - OH!! - sa tirare con l'arco senza che nessuno gliel'abbia insegnato... un fenomeno!!!! e il film è tutto spinto nella direzione di "follow your dreams" e "la mamma ha sempre avuto torto" eccetera eccetera.

Ugh. La mia pelle prude già di primissima mattina, impossibile!!!!!!!!!!!!

Perchè il genere umano mi repelle sempre di più e sempre più in profondità?

Un egoismo di fondo, profondo ed inespugnabile, permea le basi più intime (abissali, direbbe il buon HPL) dell'essenza umana.

Indifferenza, egoismo, mancanza di orgoglio, mancanza di pudore, mancanza di spina dorsale. Mancanza di onestà, di coraggio di guardarsi dentro. Contraddizioni infinite!

Mancanza della solidarietà, quella solidarietà che aveva aperto uno spiraglio di speranza persino in Leopardi.

Il bene comune.

Che cos'è il bene comune?
Non esiste, perchè non c'è un "comune" reale a cui fare un riferimento.
Chi vuole fare il "bene comune" deve essere una persona straordinariamente forte ed equilibrata, priva di sbavature. Una roccia nella tempesta che riesce a vedere lontano.

Ho appena imparato che non posso servire il "bene comune".
Se fai il bene da una parte, scontenti l'altra. Se lo fai dall'altra, scontenti l'una.

Balance impossibile da ottenere.
Quella favola, con il padre, il figlio e l'asino, è proprio vera.

Sento cose che mi camminano con leggerezza sui nervi tesi.
Impazzisco.


La realtà, la realtà. La realtà è che io non sono la persona che la stragrande maggioranza di chi ho intorno crede che sia.
Sono meschina. Collerica. Incostante. Vigliacca.

That's me. Besides "all folks!"